Producono in generale un vino di mediocre qualità, ma i processi della vinificazione migliorano rapidamente, ed anzi si ottennero già prodotti che possono gareggiare con quelli della madrepatria. L'alfa, già tanto conosciuta nel commercio «stipa tenacissima», è uno dei principali prodotti dell'Algeria, ed ha fatto molte fortune; può immaginare quale ricchezza procuri al paese chi sappia che copre immense estensioni, non domanda la più piccola cura, ed è ricercata dalle industrie, specie della carta, in quantità sempre più grande. Pensare che pochi anni or sono, le carovane, che traversavano il deserto, e i coloni che si erano spinti sino ai suoi limiti, consideravano quella lunga erba secca, bionda, giunchiforme come un serio ostacolo, e adesso una lunga ferrovia si è costruita apposta per raccoglierla e trasportarla! Non minori vantaggi si traggono da un altro arbusto utilissimo per i coloni, quanto pittoresco per gli artisti, la palma nana, con cui si fanno panieri, ventagli, corde e un crine vegetale resistentissimo. L'ortica della Cina vi è benissimo acclimatizzata, e dà un altro prodotto che viene utilizzato dall'industria europea. S'aggiungano i tabacchi, gli olii, le essenze, le frutta secche di tutte le sorta, il miele e la cera, gli eucalipti, coi loro varî prodotti, ed i cereali, e s'avrà un'idea dell'alimento che l'Algeria fornisce già alle industrie francesi, delle risorse che essa procura ai coloni, e delle sue condizioni agricole.
II.
IL MARE DEGLI SCIOTT.
Due grandi opere pubbliche, alle quali si collegano parecchie recenti esplorazioni, dovevano agevolare il compimento dei disegni della Francia verso Tunisi e verso il Senegal: l'immissione delle acque del Mediterraneo nelle bassure che si estendono dalla regione che è poco oltre Gabes sin nell'interno dell'Algeria, e la costruzione di una grande ferrovia traverso il deserto.
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