Una somma di centomila lire, cui ne furono poi aggiunte altre maggiori, mostrò quanto interesse il Governo e le Camere attribuissero all'intrapresa.
L'ingegnere Choisy, ch'ebbe l'incarico di studiare il tracciato tra Laghuat ed el-Goleah e quello tra Biskra e Uargla, partì il 17 gennaio 1880 scortato da un capo degli Uled Sidi Sceik, con più di 100 cammelli. Ma avendo saputo di un attacco che gli preparavano i nomadi sulla frontiera del Marocco, affrettò il viaggio, e pervenne il 17 febbraio ad el-Goleah. Proseguendo verso il sud, constatò che le dune di sabbia «arez» hanno una estensione minore di quanto si sospettava, non superiore a 2 o 3 chilometri, e mosse alla volta di Uargla, con una marcia penosa e rapidissima, grazie alla quale soltanto evitò la minaccia di un nuovo e più formidabile attacco. Da Uargla a Biskra la spedizione non trovò alcuna difficoltà e vi pervenne il 16 aprile, dopo aver percorso 1,250 chilometri.
Lo studio di questo tracciato fu continuato oltre Uargla dalla spedizione del colonnello Flatters, che si proponeva di traversare da parte a parte il paese dei Tuareghi, visitare la sebka di Amaghhor, guadagnare l'Air, e discendere al Sudan in quel punto che le circostanze avrebbero suggerito. In una prima campagna, la spedizione continuò nella direzione proposta fino a el-Biodh, ma di là piegò verso il sud-est, per Temacinin e la valle d'Igharghar, accennando a Ghat. Le difficoltà che la costrinsero a questa deviazione, ne determinarono il ritorno, che si compì il 17 maggio, due mesi e mezzo dopo che era partita da Uargla.
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