Essendo stato deliberato più tardi un nuovo credito di 500,000 lire, il colonnello Flatters lasciò di nuovo Parigi nell'ottobre 1880, col fermo proposito di riuscire questa volta al Sudan. Perciò si assicurò autorevoli amicizie fra i Tuareghi Azgheri e fra gli Hoggars, e prese una scorta molto più numerosa, colla quale resistere anche ad un piccolo attacco. Premetto che la Commissione cui erano stati sottoposti i risultati delle spedizioni di Choisy e di Flatters, oltre a deliberare la continuazione della seconda, accettò anche una proposta, appoggiata da Lesseps, per la costruzione immediata di una doppia linea telegrafica da Laghuat ad Uargla per il Mzab, e da Biskra ad Uargla per Tuggurt. Inoltre il signor Féraud, console generale di Francia a Tripoli, fece chiamare dal bey un delegato dei Tuareghi di Ghat, per averne promessa di buone accoglienze. Gli Azgheri mandarono un loro inviato all'agà di Uargla, per aspettare il colonnello Flatters, continuare con lui le buone relazioni già avviate e concludere un trattato definitivo colla Francia; domandavano anche un salvacondotto per recarsi a commerciare sul territorio francese. La misera fine di questa spedizione è nota, e con essa il progetto del transahariano parve per qualche anno abbandonato.
      Frattanto si continuò a sviluppare la rete ferroviaria esistente, sì che alla fine del 1886 si erano costruiti complessivamente 2,063 chilometri di ferrovie, ed altri 890 erano stati già concessi; tra pochissimi anni l'Algeria sarà dunque solcata da 3,000 chilometri di ferrovia, che da Tunisi condurranno sino alla frontiera del Marocco, affacciandosi al litorale nei punti più importanti, risalendo gli altipiani, anzi penetrando già nel deserto colle linee da Arzew a Mesceria a 75 leghe dal mare, e con quelle che saranno presto compiute di Biskra, di Tebessa, di Tiaret, d'Ain Beida e di Ain Sefra.