Certo le sue flotte erano reputate prezioso aiuto da Cartagine, della quale divise poscia le liete sorti e la rovina. Dai re della Numidia tornò in potere di Roma, cui la tolse Genserico per farne il ricovero delle flotte colle quali portò la devastazione e il terrore in tutta la regione del Mediterraneo. Belisario la conquistò all'impero d'Oriente, che la vide successivamente invasa dai Persiani e dagli Arabi. Questi vi si stabilirono definitivamente, sebbene vi si succedessero in pochi secoli i Califfi, gli Aglabiti, i Berberi, i Fatimiti, gli Zeiriti, gli Almohadi ed i Beni-Haf. Sotto l'impero di codesta dinastia, la Francia appare per la prima volta in Tunisia, quando Luigi IX vi condusse, nel 1270, la generosa, ma inutile crociata che gli costò la vita. Poi salì a grande e terribile potenza, recandole vigoroso alimento i Mori cacciati di Spagna, ed allora concluse i primi trattati, che furono colla Sicilia e colle repubbliche italiane, specie con Genova e Pisa, le quali vi tenevano consoli, ed emporii fiorenti e relazioni d'ogni natura, anche coi paesi oltre il deserto. Vero è che poco giovavano i trattati fra popolazioni abituate alla guerra e alla rapina sì che vivevano come fuor d'ogni legge, accogliendo nell'animo soltanto quei sensi di ferocia, che ne dovevano fare i più temuti pirati di tutti i tempi. Gli imperi sorgevano e tramontavano come meteore, ed ogni secolo aveva il suo Cesare, ogni secolo vedeva qualche grande catastrofe.
Quando Carlo V condusse contro i Barbareschi una flotta, tutte le coste europee del Mediterraneo erano piene di spavento e di lutti per le loro scorrerie.
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