Né furono soli que' due gran savi ad aver così strana opinione, imperocché fu tenuta anticamente da molti, ed in particolare dal Rodio Apollonio nel quarto dell'Argonautiche imprese:
Theres d', ou theressin eoikotes omestesinOude men oud'andressin homon demas, allo d'ap'allon
Symmigees meleon, kion athrooi, eute melaEk stathmon halis eisin opedeuonta nomei.
Toious kai proterous ex ilyos eblastesenChthon aute miktoisin areremenous meleessin.
Sicché talvolta vedevansi animali senza bocca e senza braccia, altri senz'occhi e senza gambe; alcuni con istrano innesto di mani e di piedi brancolavano, privi di ventre e di testa; molti nascevano col capo d'uomo e coll'altre membra di fiera; alcuni aveano l'anteriori parti di fiera e le diretane d'uomo, e certi altri erano forse fatti come descritti furono da' poeti il Minotauro di Creta, la Sfinge, la Chimera, le Sirene e l'alato Cavallo di Perseo, o pure come quel favoloso Atlante di Carena, di cui l'Ariosto:
Non è finto il destrier, ma naturale,
Ch'una giumenta generò d'un grifo;
Simile al padre avea la piuma e l'ale,
Li piedi anteriori, il capo e 'l grifo;
In tutte l'altre membra parea qualeEra la madre, e chiamasi Ippogrifo.
Ma questa gran madre, accorgendosi che sì fatti abbozzi di generazioni mostruose non erano né buoni né durevoli, ed essendosi già con essi a bastanza dirozzata e fattasi, per così dire, maestra più pratica, produceva poscia gli uomini e gli altri animali tutti nella loro spezie perfetti; e gli uomini, secondo che recita Democrito, nascevano quasi tanti piccioli vermi che a poco a poco ed insensibilmente l'umana figura prendevano; ovvero, come diceva Anassimandro, scappavano dal seno materno rinchiusi dentro a certe ruvide cortecce spinose, non molto forse dissimili da quei ricci co' quali dal castagno vestiti sono i propri suoi frutti.
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