Or se, come dissi, è menzogna che le pecchie nascano dalla carne imputridita de' tori, favola non men credo che sia quel che da alcuni si narra, che nelle parti della Russia e della Podolia si trovi una certa maniera di serpenti che si nutriscono di latte ed anno il capo ed il becco simile all'anitre, e son chiamati zmija, i quali generano dentro de' loro corpi viventi e partoriscono poi per bocca, o per meglio dire, vomitano ogni anno a poco a poco due sciami di pecchie almeno, che in lingua del paese dette sono zmijoiocki, e ritenendo molto della natura serpentina s'armano d'un pungiglione velenoso e poco men che mortale. Questo racconto in quelle provincie è tenuto per cosa certissima, e molti riferiscono d'aver veduti di que' sì fatti serpenti; e fu ancora confermato in Parigi dalla testimonianza d'un tal Signor Szizucha, per quanto mi viene scritto in una lettera dal dottissimo ed eruditissimo Signor Egidio Menagio. Il Signor Menagio però non vi presta fede, anzi tien per verisimile, se sia vero però che que' serpenti vomitino di tempo in tempo delle pecchie, che ciò avvenga perché le abbiano prima inghiottite vive nel tempo forse che rubano il mele dagli alveari. Il n'y a point d'apparence (dic'egli) de croire que ces abeilles s'engendrent dans le corps de cette sorte de serpens ; et il est vraisemblable que ces serpens les ayant avallées avec leur miel, car la plus part des serpens aiment les choses douces, ils les revomissent de suite, en estant piquez. E una sola volta forse che ciò sia accaduto e che sia stato osservato, può aver dato luogo alla favola ed all'universale credenza.
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