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      Parendomi ora a bastanza aver di ciò favellato, e forse con soverchia prolissità e fastidiosa, passerò a dirvi di quei vermi i quali dal volgo avvezzo a grandissimi errori son creduti nascere spontaneamente nell'erbe, ne' frutti imputriditi e ne' legni e negli alberi stessi; ed in primo luogo scriverò de' bachi generati nell'erbe, nelle foglie degli alberi e ne' pomi, dopo qualche tempo che da' loro alberi e dalle loro piante furono staccati, e con quello staccamento furono, per così dire, privi di vita; e quindi mi metterò a discorrere di quegli che nascono nelle foglie e ne' frutti, quando per ancora agli alberi stanno attaccati e la loro maturazione attendono.
      Sappiate adunque che, sì come è il vero che su le carni, su' pesci e su' latticini conservati in luogo serrato non nascono mai vermi, così ancora è verissimo che i frutti e l'erbe crude e cotte, nella stessa maniera tenute, non inverminano: e pel contrario, lasciate in luogo aperto, producono varie maniere d'insetti, or d'una spezie, or d'un'altra, secondo la diversità degli animali che sopra vi portano i loro semi. Ho però notato che alcuni più volentieri prendon per nido una maniera d'erbe o di frutti che un'altra, e talvolta in una sola erba ho veduto nascere nello stesso tempo sette, o vero otto razze di animaletti.
      Sul popone, su 'l quale molti moscioni avea veduto posarsi, nacquero piccoli vermi che, dopo lo spazio di quattro giorni, diventarono uova, dalle quali uova, dopo quattro altri giorni, nacquero altrettanti moscioni.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127