Res creat, et discors concordia foetibus apta est.
Questa opinione fu secondata da Plutarco nelle Questioni conviviali; da Macrobio, che la copiò da Plutarco, ne' Saturnali; da Plinio, da Eliano e finalmente da una innumerabile schiera di antichi i quali,
Sì come nuoce al gregge semplicettoLa scorta sua, quand'ella esce di strada,
Che tutta errando poi convien che vada,
furono seguitati senza pensar più oltre da infiniti scrittori moderni. Di qui è che talvolta meco medesimo mi stupisco considerando come da questi autori fosse stimata la natura così poco avveduta nella generazione di quegli animali e nella tessitura de' loro membri, altri già condotti d'ossa e di carne, ed altri nello stesso tempo modellati di pura terra; e pur Eliano fa fede d'averne veduti de' così fatti con gli occhi suoi propri in un viaggio ch'ei fece da Napoli a Pozzuolo, e Ovidio, non contento nel luogo sopracitato d'averci fitto vedersi spesso nel fango degli animali senza gambe e senza giunture, ce lo ribadisce un'altra volta nel libro decimoquinto:
Semina limus habet virides generantia ranas,
Et generat truncas pedibus, mox apta natandoCrura dat, utque eadem sint longis saltibus apta.
Ma quel che più galante mi pare si è che queste stesse rane nate di fango, dopo sei soli mesi di vita, per testimonio di Plinio, in polvere ed in fango improvvisamente ritornano e poscia, all'apparir della vegnente primavera, a novella vita risorgono.
Questo pensiero di Plinio è stato approvato da molti gravi filosofi del nostro secolo, ed in particolare dal dottissimo padre Onorato Fabri, gran maestro in divinità e uomo di profonda letteratura e di sommo credito in tutte le filosofiche speculazioni, ma sopra 'l tutto maravigliosamente felice nell'inventiva degli ardui problemi della più nobile e più sublime geometria; ha egli dunque tenuta questa opinione nel suo degnamente celebratissimo libro Della generazione degli animali alla proposizione settantesimaquinta e settantesimasesta, dove ammette che dal corpo corrotto de' ranocchi e convertito in terra si generino nuovi ranocchi.
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