Di me medesmo meco mi vergogno.
Ed in vero bisogna che io avessi le traveggole allora quando, nelle mie Osservazioni intorno alle vipere, scrissi che il cuore di questi serpentelli ha due auricole e due cavità o ventricoli, imperocché il cuor viperino non ha che una sola auricola ed una sola cavità: egli è ben vero che quella sola auricola gonfiata si dirama come in due tronchi ed internamente ha una sottilissima membrana che quasi la divide in due celle; e per queste due divisioni entrando, e cercando con lo stile o tenta, mi riuscì pigliar l'errore de' due ventricoli, uno de' quali veramente vi è, ma l'altro mi veniva disavvedutamente fatto con la tenta.
Io m'era così invogliato ed invaghito d'imbattermi pure in alcuno di quegli animalucci, parte semoventi e parte di legno (tanto vale appresso di me l'autorità d'un uomo così dotto com'è il padre Chircher), che non v'è diligenza e sollecitudine ch'io non abbia usato, e che non abbia fatto usare, per trovarne pur qualcuno: laonde il dì 30 di maggio, essendomi stati portati certi ramuscelli d'ossiacanta o spinbianco, i quali sulla propria pianta s'erano incatorzoliti, stravolti, rigonfiati, inteneriti e divenuti scabrosi e quasi lanuginosi, ed avean preso un color gialliccio punteggiato di rosso e di bigio, sperai di poter veder da quegli la desiderata nascita e trasformazione; e tanto più crebbe la speranza quanto che vidi cert'altri ramuscelli simili sulla fillirea seconda del Clusio, ed altri pur simili su' tralci di quella clematide che in Toscana si chiama vitalba: per la qual cosa raddoppiate le diligenze, riposi di que' ramuscelli e di que' tralci in alcune scatole; e di più ancora ogni giorno osservava e faceva osservare tutte tre quelle suddette piante, sulle quali eran rimasi molti di quegl'incatorzolimenti stravolti; ma in fine m'accorsi che erano un vizio naturale di esse piante sulle quali ogn'anno per lo più si trovava, e che non generava mai insetto di sorta veruna.
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