te, da altre d'autunno e da altre sul principio del verno; ma gli animaluzzi di certune aspettano l'altra futura primavera, quegli di cert'altre la state, ed alcuni amano di stagionarsi per entro la gallozzola lo spazio intero di due anni e oltre.
Egli è superfluo che di ciò io vi favelli ora più lungamente, essendovi questa storia in qualche parte non ignota per quello che ne fu osservato ad Artimino, quando la corte l'anno passato vi si tratteneva godendo le deliziose cacce di quelle boscaglie; anzi a bella prova mi tacerò, rimettendomi a quello che sarò per dirne quando darò in luce questa particolare e curiosissima Storia de' vari e diversi frutti ed animali che dalle querce e da altri alberi son generati; e credo fermamente che presto potrò soddisfare alla curiosità degli investigatori delle cose naturali, essendomi stata favorevole la generosa e real munificenza del Serenissimo Granduca mio Signore, mediante la quale ne ho fatte miniare fino a ora molte e molte figure dal delicato pennello del Sig. Filizio Pizzichi.
Non voglio già passare in silenzio, per tornare al mio primo proposito, che stimo non esser gran peccato in filosofia il credere che i vermi de' frutti sieno generati da quella stessa anima e da quella stessa natural virtude che fa nascere i frutti stessi nelle piante; e se bene in alcune scuole si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una più nobile della generante, io me ne fo beffe, ed il solo esempio delle mosche e de' moscherini che nascono nelle gallozzole delle querce parmi che tolga via ogni dubbio: oltreché questi nomi di più nobile e di men nobile son termini incogniti alla natura ed inventati per adattargli al bisogno delle opinioni or di questa or di quella setta, secondo che le fa di mestiere.
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