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      Il dì venzei di giugno ne nacquero certe farfalle della stessa figura di quelle che nascono da' bozzoli della seta; ma se quelle de' bozzoli della seta son bianche, queste erano di color capellino sbiadato, tutto rabescato di nero, con due larghi spennacchietti neri in testa, e nell'ultima estremità del ventre con una nappetta di seta nera: ma il giorno ventotto nacquero da alcun'altre delle suddette crisalidi cert'altre farfallette minori tutte bianche, due delle quali si attaccarono insieme, onde la femmina fece poi molte e molt'uova piccolissime e gialle, dalle quali nel mese di maggio nacquero altrettanti piccolissimi bruchi, che in due giorni si morirono.
      Il primo giorno di luglio mi fu portato un bruco verde assai grosso, trovato in un viale del giardino di Boboli: se gli vedevano sedici gambe, com'hanno per lo più la maggior parte de' bruchi, cioè otto sotto la gola, sei a mezzo 'l ventre e due nell'estremità della coda: aveva quattordici incisure o anelli, ed ogni anello aveva due macchiette di color rancio o doré, e sei perle dello stesso colore, coperte di peli castagni, corti e radi. A dì cinque di luglio, senz'aver in questi quattro giorni mangiato, fece il suo bozzolo tutto di seta bianca, con molta sbavatura di seta all'intorno del bozzolo, il quale, dalla parte più acuta, era aperto e da quest'apertura scappò fuora una farfalla al fine del mese di maggio avvenire.
      A dì cinque di luglio trovai sopr'una pianta di solano un grossissimo bruco: tosto che l'ebbi rinchiuso cominciò a rodere delle foglie di quell'erba, ed il giorno settimo dello stesso mese gettò la spoglia e rimase crisalide rossa, che d'ora in ora andava oscurandosi finché quasi diventò nericcia: e da essa il secondo giorno d'agosto nacque un grandissimo farfallone che, stuzzicato ed irritato, strideva come se fosse un pipistrello.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127

   





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