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      Dal principio di giugno fin al principio d'ottobre continuai ad investigare se veramente que' bruchi uscivano di quelle pallottole e se si trasformavano in farfalle, e non ebbi mai fortuna di trovarn'una sola che fosse bucata; e avendone serrate molte in certi vasi, né meno da queste potei accertarmene; imperocché sempre dopo dieci o dodici giorni io trovai i bruchi morti nelle cavità delle pallottole.
      E' v'è un'altra razza di vetrice che non germoglia nelle foglie queste coccole rosse, ma in cambio loro fa su pe' rami certi bitorzoli o calli, entro i quali si generano bruchi bianchi simili a' soprammentovati, e di questi ancora non m'è venuto fatto di rinvenire 'l fine e la trasformazione.
      Il dì 29 di maggio mi furon portati de' rami di salcio, nelle foglie de' quali eran nate certe tuberosità o gonfietti di color verde, che cominciava a rosseggiare: eran questi lunghi e lisci come fagiuoli; non erano già situati come le pallottoline rosse della vetrice, le quali nascono nella banda della foglia che riguarda la terra, e facilmente da essa foglia si spiccano, ma queste del salcio son situate in modo che hanno la loro elevazione dall'una e dall'altra banda della foglia, la quale fa loro intorno un lembo, e tutte son situate accanto al nervo più grosso del mezzo, e se ne trova una, due e talvolta tre per foglia; volli aprirne alcune, e m'avvidi ch'aveano una cavità nella quale dimorava un bruco bianco, come quello che si trova nelle due maniere delle vetrici; ed osservai di vantaggio che molte di quelle tuberosità eran forate, e dentro alle loro cavità non era rimaso altro che le cacature del bruco, il quale di già se n'era fuggito; onde presi speranza di vederne la trasformazione, ma in vano; conciossiecosaché quantunque io custodissi diligentemente molte foglie in alcune scatole, i bruchi non vollero mai uscirne e sempre dopo qualche giorno ve gli trovai morti; e se voi foste curioso di veder la figura di queste tre piante, de' bruchi delle quali e delle loro nascenze non è stata fatta mai menzione, ch'io sappia, da' semplicisti, io ve le mando qui distintamente delineate, avvertendovi che la figura più piccola del bruco è la sua naturale, e la maggiore è fatta secondo che fu mostrata da un piccolo ed ordinario microscopio.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127