Del resto la grandezza de' pollėni non corrisponde alla grandezza o piccolezza degli uccelli, essendo che negli uccelli di gran corpo si trovano razze di pollėni grandi e razze di piccoli, e negli uccelli minori se ne ravvisano de' grandi: quindi mi sovviene di averne veduti certi nelle merle, che di grandezza non cedevano a quegli del cigno.
Se i pollėni si guardano per di sopra, non si vede loro la bocca, ma se si osservano vōlti allo 'nsų, ella si scorge benissimo, situata in quel lato del muso che volta verso la terra; ed č fatta a foggia d'un paio di tanagliette non molto dissimili a quelle della bocca de' tarli. Prendetevi la pena di vederne la figura nella Tav. 8, dove č intagliato il pollėno del cigno. Sono in somma le razze de' pollėni di sembianze cosė divisate, strane, contraffatte e differenti che, per non formarne un lungo e sazievol catalogo nel descriverle, ho amato meglio farvene vedere alcune disegnate a mia richiesta e miniate dal Sig. Filizio Pizzichi, le quali ho fatto poscia intagliare nel miglior modo e ordine che la brevitā del tempo ha potuto concedermi. Quanto al colore, ritengon molto ed han grandissima simiglianza con quello delle penne de' loro uccelli: vero si č ch'io porto ferma opinione, dettatami dall'esperienza, che quando i pollėni escon fuora de' lendini, e' nascano tutti bianchi, ma che poscia, col crescere, appoco appoco ed insensibilmente si coloriscano; mantenendosi perō diafani in modo che, mirati col microscopio, e da quello ingranditi, si scorga molto bene il moto delle viscere e l'ondeggiamento de' liquori in esse contenuti.
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Tav Sig Pizzichi
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