Appariva di color chiaro di ruggine, tutto tempestato vagamente di macchie nere, e con bell'ordine lunghesso il dorso e lunghesso il ventre disposte; con questa differenza però, che le macchie del dorso, e de' fianchi erano veramente più fosche, e quelle del ventre più chiare, ed all'intorno, per così dire, più sfumate. A prima vista giudicai che fosse una Viperetta; ma due considerazioni mi distolsero da tale opinione: imperocchè non portava in bocca quei denti maggiori, o canini, o maestri, che portan le Vipere, racchiusi nelle loro guaine, come accennai nelle mie Osservazioni intorno alle vipere: e di più, intorno a' due colli, immediatamente dopo le due teste, avea una striscia bianca lattata, che cingea l'uno, e l'altro collo in foggia di due collarini, il che non anno le vipere. Una striscia, parimente bianca lattata circondava intorno intorno l'estremità della coda, la qual coda era tutta tempestata di macchie bianche in figura di minutissime stelluzze.
Le teste, ed i colli erano della stessa grossezza, e lunghezza, senza differenza veruna; ed essi colli erano lunghi al più al più due dita traverse. In ogni bocca si vedea la sua lingua, al solito de' Serpenti acutissima, e biforcata in punta; nascente e radicata sotto il cannello dell'asperarteria: si vedevano altresì due occhi per ogni testa; ed in somma queste teste erano totalmente simili, e di niuna particella tra di loro manchevoli, e differenti.
Due erano le trachee, o canne de' polmoni: due per conseguenza i polmoni, l'uno dall'altro onninamente diviso; il destro appariva chiaramente maggiore del sinistro.
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