Ciascuna di queste vescichette, o sacchetti conteneva alcuni sottilissimi Lombrichi.
In tre altre Faine non solamente ho trovato ne' polmoni i sovraddetti sacchetti, o vescichette verminose; ma di pių in una di esse Faine il Zirbo era tutto pieno di certe gallozzole trasparenti della grandezza delle vecce, alcune delle quali non contenevano altro, che un'acqua purissima, ed altre, che non erano tanto trasparenti, contenevano tra quell'acqua un sottilissimo lombrichetto. In oltre tolta via la pelle, e scorticata, come si dice, la Faina, osservai che tra' musculi e gl'integumenti esterni, per tutta quanta l'estensione del corpo, stavano acquattati moltissimi vermini in figura di Lombrichi; molti de' quali penetravano nella sostanza e tra gli spazi de' musculi medesimi. Questi Lombrichi erano tutti bianchi, e lunghi da una spanna alle due, e grossi per lo pių quanto l'ordinaria seta, che dicesi da impunture. Ne gli ho trovati solamente sotto la pelle di questa mentovata Faina, ma ancora in molte, e molte altre in differenti stagioni dell'anno, e talvolta cosė numerosi, che in una sola Faina son arrivato a numerarne fino in dugento, e in dugencinquanta tutti vivi, e talmente vivi, che messi a nuoto nell'acqua, vi son campati quattro, e cinque ore per volta; ma tenuti all'asciutto, si muoiono in pochi momenti e si seccano: non č sola la Faina ad esserne infestata; ma ne č infestato parimente sotto la pelle quell'animaletto poco minore della Faina, il quale dal fetore, che spira da tutte quante le parti interne, ed esterne del suo corpo, e massimamente ne' tempi caldi, e quando va in amore, da noi Toscani č chiamato Puzzola, e da' moderni Scrittori della Storia naturale in latino dicesi Putorius.
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