E per questa medesima cagione piacemi di supplicare il medesimo Virtuosissimo Padre Buonanni a voler replicare quelle altre Esperienze, le quali lo anno spinto a credere, ed a scrivere, che Ogni fiore, e ogni cosa che imputridisce, produca sempre spontaneamente un tal verme determinato: osservando con iscrupolosa, e disappassionata diligenza, quali razze, e quante di animali volanti si aggirino, ronzino, ed impuntino, si soffermino, e si nutrichino in quell'erbe, ed in quei fiori soppesti, che ne' vasi aperti debbono imputridire, o fermentare: quindi consideri i vermi, che vi nasceranno, e consideri parimente quali razze di animali volanti scapperanno fuora, a suo tempo, da quegli stessi vermi; e se somiglieranno a quei primi volanti, che furono veduti ronzare intorno, e fermarsi sopra a quell'erbe, ed a quei fiori posti in que' vasi aperti: e dello avvenimento, conforme dissi, me ne rimetto in tutto, e per tutto al sincero, disappassionato, ed incorruttibil giudicamento del Padre Buonanni. Perchè poi più in una cosa, che in un'altra s'impuntino, e si posino gl'Insetti volanti, egli è facile il dirlo. Vi si posano perchè vi sono invitati dall'odore, che fa trovarvi il loro proprio nutrimento, il quale non è proporzionato ne conveniente in universale a tutte quante le razze. Vi depositano le loro uova, e le loro semenze, perchè i nati vermicciuoli vi troveranno, come in un nido, il convenevole alimento da poter, subito nati, con esso mantenersi, crescere, e ridursi alla perfezione.
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