Pagina (71/162)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Pel contrario, le Tartarughe terrestri le ho condotte fino in diciotto mesi, le Vipere fino in dieci; e come ho detto di sopra, un Lucertolone africano campò più di otto mesi senza voler mai assaggiare veruna sorta di cibo: ma queste tre ultime razze di animali sogliono per lo più naturalmente nell'inverno o non cibarsi, o prendere scarsissimo e radissimo il nutrirnento. Negli altri animali giova molto la robustezza e l'età per poter lungamente soffrir la fame. Ma in molte generazioni d'insetti è naturalezza. Non è immaginabile quanto si trovino belle le viscere degli animali fatti morir di fame; il che dovrebbe servire per insegnamento che la dieta ben regolata è la più sicura medicina per rimettere in sesto le viscere degli uomini, e per istasare gl'intrigatissimi canali e andirivieni de' loro corpi.
      Jo diceva di sopra che l'intestino di tutti i Lombrichi terrestri, per tutta la sua lunghezza, è pieno di terra. Sdrucito quest'intestino dal podice infino allo stomaco, e ben ripulito da quella terra, si trova nella cavità di esso intestino un altro grosso canale che vi serpeggia quasi per tutta la sua lunghezza, come se fosse un intestino dentro ad un altro intestino: ho detto quasi per tutta la sua lunghezza; imperocchè non iscorre, come dice il Willis, toto ductu, scilicet a cauda usque ad ventriculum; imperocchè quella estremità di questo canale, che giù per l'intestino va verso il podice, termina dentro alla cavità di esso intestino, in lontananza di quattro buone dita traverse dall'apertura del podice, e poscia sommamente assottigliandosi, fora la tunica del medesimo intestino, e cammina alla volta del podice fra la tunica mentovata ed il dorso; siccome l'altra estremità superiore, quando è arrivata ne' contorni dello stomaco, ne fora la tunica e passa esternamente alla volta della testa con una somma sottigliezza di canale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





Tartarughe Vipere Lucertolone Lombrichi Willis