La vescica del fiele di questa stessa Lepre era molto differente di figura da quella che sogliono aver le Lepri, che naturalmente somiglia ad una pera col gambo. Ma qui, in vece di vescica, vedevansi nel fegato due grandi, lunghe e sterminatamente grosse ramificazioni pienissime di bile, nella quale nuotavano diciotto di quei vermi, di figura somigliante qualche poco al pesce Sogliola, che nelle mie Osservazioni intorno alla generazione degl'insetti accennai trovarsi non di rado ne' fegati delle Pecore e de' Castroni, e che da' Macellai Fiorentini son chiamate Bisciuole. Onde mi venne dubbio se quelle gallozzole acquose, di figura di seme di popone o di zucca, potessero per avventura essere gli embrioni, per così dire, di questi vermi che abitano nel fiele, e che tali col crescere e col perfezionarsi diventassero: ma non saprei con certezza affermarlo, ne mai ho saputo chiarirmene, ancorchè in moltissime altre Lepri io abbia osservate le suddette gallozzole e vi abbia usato qualche poco di diligenza, per ritrovar pur con certezza che cosa fossero e che acqua fosse quella di che erano piene. Ne presi una considerabile quantità e la feci lungamente bollire nell'acqua di pozzo: ma l'acqua di esse gallozzole non si rapprese mai, come suole al fuoco rappigliarsi e congelarsi il siero che si separa dal sangue, l'acqua che si trova nelle vesciche fatte da' vescicatori, e come parimente si condensano e si rappigliano quell'uova che si trovano ne' testicoli femminili o ovaie de' quadrupedi, conforme ho osservato nell'uova delle Leonesse, dell'Orse, delle Vacche, delle Bufale, dell'Asine, delle Daine, delle Cerve e di altri animali pur quadrupedi.