Credo che ancora le Tartarughe di mare possan lungamente vivere senza cervello, perchè ad una di esse, che recatami di Portoferraio era stata lungamente fuor del mare e perciò molto acquacchiata e fievole, feci cavar il cervello e campò più di sei intere giornate. Quando cominciai a far queste osservazioni, la corte di Toscana trattenevasi alle deliziose cacce dell'Ambrogiana, ed io del muoversi e d'un così lungo vivere delle Tartarughe senza cervello, favellandone un giorno per ischerzo coll'illustrissimo Signor Marchese Cammillo Coppoli, gentiluomo della Camera del Serenissimo Granduca, e con altri signori, mi replicò esso Signor Marchese di ricordarsi d'aver veduto molti anni addietro che le Tartarughe sogliono lungamente vivere senza la testa, e che lo avea osservato quando certi Medici misteriosi (e forse della stessa scuola di certuni introdotti scherzosamente nelle commedie franzesi dal famosissimo Molière), per guarire una gran dama di una certa sua infermità, tagliarono di netto la testa alle Tartarughe, e facevano con gran misterio stillar subito tutto quel loro freddo sangue sulle Reni della medesima dama, e le testuggini poi senza testa continuarono a viver molti giorni. Volli chiarirmene; onde nello stesso mese di Novembre, fatto recidere il capo ad una grossa testuggine, lasciai che dalle tagliate vene del collo ne sgorgasse tutto quel freddo sì ma coloritissimo sangue che poté sgorgarne, e la testuggine continuò a vivere per ventitré giornate; e che ella veramente fosse viva, riconosceasi non già perchè ella si muovesse di luogo, come potean far quelle alle quali era stato cavato il cervello, ma bensì perchè, punta o stuzzicata ne' piedi anteriori o posteriori, ella con gran forza gli tirava indentro e diversi altri moti facea.
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