E perchè da qualcuno potea forse dubitarsi che quei moti fossero, per così dire, una forza o di intirizzamento o di molla, e non moti di un vivente, quindi è che per chiarir bene il fatto, tagliato il capo a quattro altre Tartarughe e scolatone tutto il sangue, ne apersi due dodici giorni dopo, e vidi chiaramente il cuore palpitante e vivo, insieme co' moti del residuo del sangue che entrava ed usciva dal cuore; il qual sangue si rassomigliava nel colore ad una scolorita lavatura di carne, o ad una linfa che avesse presa un poco di dilavata tintura di rosso. Ora, quel che fa qui presentemente al mio proposito si è che, aprendo una di queste Tartarughe senza testa, la quale era grossissima, osservai lo stomaco totalmente voto e pulitissimo, siccome pulitissimo era tutto il canale degl'intestini, eccettuatone l'intestino retto, dove era qualche arido cacherello. Ma un gozzo o seno assai capace e ritondo, formato dall'intestino colon, era tutto pieno di così gran quantità di piccolissimi vermicciuoli vivi ammonticellati insieme, che giugnevano ad essere molte migliaia; conciossiecosachè in questa sola Tartaruga tutti insieme pesavano un quarto di oncia, e ne andava più di cinquecento al grano, sicchè questi vermicciuoli di questa Tartaruga passavano il numero di settantaduemila. Ed in vero che in più di cento Tartarughe terrestri che ho osservate molte volte in tutti i mesi dell'anno, in tutte quante costantemente, senza eccettuarne veruna, ho trovati i suddetti vermicciuoli nel gozzo del colon, e talvolta non solamente in esso gozzo, ma altresì nell'intestino retto, con qualche notabil differenza però del numero de' vermi.
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