E veramente sdruciti per lo lungo quei tubercoletti, vi ho trovato sempre in ciascuno di essi un verme sottilissimo nel capo e nella coda, ma molto tronfio e grosso nel ventre; e sta colà dentro raddoppiato in modo, che per una apertura della bocca del fiaschetto può cavar fuora la testa, e per l'altra apertura può cavar fuora la coda per isgravarsi degli escrementi. Il fiaschetto o borsetta contenente il verme è bianco, di pareti grosse e forti, e internamente tutte piene di piccole fossette, con qualche somiglianza a quelle delle auricole del cuore. In essa borsetta o fiaschetto non ha il verme internamente alcuna attaccatura o connessione, ma vi sta totalmente sciolto. Nell'interno del verme agli occhi miei non è stato possibile osservar per la minutezza che il canale degli alimenti, tutto pieno di una materia nericcia, ed un lungo ed intrigato ravvolgimento di sottilissimo e bianco filo, che non può esser altro che l'arnese appartenente alle cose della generazione, Tav. ventunesima, Fig. decima. Di simili vermicciuoli racchiusi in quei mentovati tubercoletti dell'Esofago ne ho veduti una sola volta in due di quei Merghi o Marangoni, che soglion pesare intorno alle quattro libbre, ed in Toscana, dall'avere il rostro fatto a foggia di sega, son detti Segaloni e Seroloni, ed in Venezia si appellano Serole, e son quegli stessi che dal Gesnero furono appellati col nome di Mergus Longiroster.
Nella Cloaca intestinale de' Maschi delle Garze bianche sbocca l'intestino retto con una particolare apertura; vi sboccano parimente quattro rilevate papille situate in mezzo cerchio; delle quali le due del mezzo sono molto maggiori delle due laterali, e le due maggiori non son altro che le due papille de' canali ureteri, e le due minori sono i due membri genitali, de' quali son corredati tutti gli augelli.
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