Queste quattro papille si trovano situate in mezzo cerchio sull'orlo di una apertura ritonda e molto maggiore di una lente; e tale apertura introduce in una cavernetta totalmente nel suo fondo serrata e senza veruna riuscita, ed è quella stessa che prima fu osservata da Girolamo Fabbrizio nelle Galline, ed a' nostri tempi da Regnero de Graaf ne' Galli. In questa cavernetta delle Garze due volte sono imbattuto a trovar molti vermicciuoli bianchi altamente appiccati alle sue pareti: ma se ciò due sole volte è seguito, molte e molte altre mi è avvenuto di trovar di simili vermi ammucchiati nella cavità di tutto il lungo canale degl'intestini delle medesime Garze, a tal segno che non di rado anno passato il numero di cento; ed essendo bianchi lattati stannosi così altamente appiccati con la bocca alle pareti interne della cavità del canale, che difficilmente se ne possono staccare senza lacerazione o dell'intestino, o de' vermi stessi, e sono così bizzarri che, di quando in quando, a loro piacimento mutano figura, come si può vedere nella Tav. Ventunesima, Fig. Nona, dove sono delineati al naturale.
      In tutte quante quelle moltissime Murene che da me sono state considerate nel corso di molti anni, ne' mesi di Dicembre, di Gennaio, di Febbraio, di Marzo e di Aprile, in tutte quante, senza eccettuarne veruna, ho sempre veduti minutissimi vermicciuoli vivi, racchiusi dentro ad alcune vescichette o tubercoletti giallognoli; i quali tubercoletti appariscono di differenti figure, essendo altri ritondi, altri ovati, altri lunghi ed altri ritorti in foggia della lettera S; e si trovano piantati senz'ordine veruno sotto la tunica esterna dello stomaco, e per tutta quanta la lunghezza esterna degl'intestini, e per tutto quanto il fegato, e ne' muscoli ancora di tutto quanto il ventre tra lisca e lisca; e talvolta tra tunica e tunica della vescica urinaria, e talvolta ancora piantati nella tunica esterna delle ovaie di esse Murene.