Il cuore di questi vermi appariva di figura rozzamente esagona, e dall'alto di esso nasceva l'Aorta che poco dopo, diramatasi in tre rami, col ramo principale si attaccava all'interno della cavità di tutto il ventre, e ad essa sempre attaccata si rivolgeva a scendere verso la coda, e quivi giunta, allargandosi in una cavità simile ad un nodo, si univa con la vena cava; e la vena cava, serpeggiando attaccata sul dorso del canale degli alimenti, saliva, per così dire, a metter foce nel cuore (Tav. ventesima, Fig. prima, seconda, terza, quarta.
Sette canali, o sacchi, o borse con la bocca aperta e sciolta si mirano dentr'al ventre del pesce Seppia femmina, volgarmente detta pesce Calamaio: ma nel ventre de' Calamai maschi cinque soli di quei canali o sacchi si trovano. I primi due canali del maschio, sono gl'intestini e la borsa dell'inchiostro, ed anno le loro estremità unite insieme, che terminano e sboccano nel podice, e son messi in mezzo da due altri sacchi membranosi che anno connessione con le branchie. Il quinto sacco che, s'io forse non mi'inganno, appartiene all'uffizio della generazione, racchiude dentro di sé un corpo bianco sodo, e lungo almeno quattro dita traverse, e grosso poco men d'una penna da scrivere, e ravvolto in più giri. Oltre di tal corpo, questo mentovato quinto sacco racchiude ancora dentro di sé un altro piccolo sacchetto, con un canale ravvolto ancor esso in più giri pieno di una materia bianchissima e viscosa. Tutto il restante della capacità del sacco maggiore è piena, pienissima zeppa d'infiniti corpicelli bianchi non attaccati a cosa veruna, ma sciolti e separati l'uno dall'altro, quasi che sieno tanti vermicciuoli lunghi poco men di due dita traverse, ed assai sottili.
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Aorta Tav Fig Seppia Calamaio Calamai
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