Nel nuotatoio parimente d'una grossissima anguilla trovai una volta alcune vescichette, ciascuna delle quali avea un verme, non di quegli osservati negl'intestini delle medesime Anguille, ma bensì di quegli che si assomigliano alla razza de' Lombrichi. E perchè Girolamo Cardano, nel suo Libro della varietà delle cose, affermò positivamente che l'Anguille son prive di tal vescica piena d'aria, perciò mi farò lecito qui appresso il descriverla.
      La vescica o nuotatoio dell'Anguilla è composta di due tuniche proprie e di una terza tunica comune all'altre viscere, ed è quella stessa che deriva dal Peritoneo. Delle due tuniche proprie l'esterna riceve molti e molti serpeggiamenti di vasi sanguigni, il che avviene ancora internamente nella tunica propria interna, le pareti della quale son tempestate di minutissime glandule miliari, particolarmente intorno alle radici di quel canale, che da questa vescica dell'aria va a sboccare nell'Esofago in vicinanza dello stomaco. Ella è di figura, quasi che dissi, di un fuso con l'estremità assai grosse ed ottuse. L'estremità superiore termina poco sotto il fegato, in quell'angolo che fanno lo stomaco e l'intestino; e l'estremità inferiore finisce in quell'angolo che fanno i due Reni, la dove in un sol corpo si uniscono insieme. Alcune poche volte ho trovato, dentr'a questa vescica, un'altra vescichetta minore, della stessa figura appunto della maggiore, e corredata anch'essa di molte ramificazioni sanguigne, e d'infinite minutissime glandule.
      Dal mezzo di tutte le vesciche o nuotatoi delle Anguille esce un canale assai largo, composto di una membrana trasparente, e più sottile di quelle che compongono la vescica stessa; il qual canale uscendo, come ho detto, dal mezzo della vescica, cammina sopra di essa ed alle sue esterne pareti attaccato, sino a quella estremità superiore che termina nell'angolo che fanno lo stomaco e l'intestino; quindi assottigliandosi e restringendosi, va a metter capo nell'Esofago in vicinanza dello stomaco; e per esso canale può uscire ed entrare l'aria.