Di più sul dorso e su' fianchi de' medesimi Pinci, oltre i suddetti Carnumi, si trovano ancora attaccate alcune piccole Conchiglie univalve, della razza di quelle che dagli Scrittori son chiamate Balani. Stando dunque i Pinci attaccati allo scoglio con le radici della estremità posteriore, non anno in questa estremità apertura veruna, ma bensì anno due aperture nella estremità anteriore; perchè questa estremità anteriore si dirama in due tronchi internamente scanalati, uno de' quali è più lungo e più grosso, e l'altro più corto e più sottile, e tutt'a due anno la loro apertura in punta, con questa differenza che l'apertura del tronco maggiore per lo più è di figura ottangolare, e quella del tronco minore è esagona. Nell'interno del tronco minore, vicino all'apertura, terminano due canaletti, uno sottile e bianco tutto fuor che nella estremità, nella quale è rosso di un rosso accesissimo, ed è tutto pieno di un liquor bianchissimo simile ad un latte grossetto e consistente, e questo canaletto appartiene all'opera della generazione, e tutti i Pinci lo anno, tanto i Maschi quanto le Femmine.
      L'altro canaletto, che pur termina nell'interno del minor tronco, è molto più grosso del canaletto bianco, ed è l'intestino, dal quale si scaricano le fecce fuor del corpo dell'animale. Nell'interno del tronco maggiore, che è la bocca, si scorge una larga e lunga cavità, nella quale si stanno nuotando alcuni animaletti viventi. In tutte quante quelle Mentule o Pinci che ho osservati molti anni alla fila, ne' mesi di Gennaio, di Febbraio, di Marzo e di Aprile e di Luglio, in tutti quanti senza eccettuarne veruno ho sempre trovati questi animaletti, che sono di un color nericcio e bigio picchettato di nero, mentre son vivi: ma quando si cuocono nell'acqua, diventano d'un color rosso acceso, ne son maggiori di un piccolo granello di grano, non duri ne armati di crosta, anzi teneri, e che strinti fra le dita si ammaccano subito e si disfanno senza resistenza veruna.