Il lor numero non è sempre lo stesso; imperocchè in alcuni Pinci talvolta non ne ho trovati più di cinque, in alcuni sei, in alcuni altri fino in sette ed anco fino in otto ed in nove, e ne' maggiori fino in dodici; e si mantengon vivi, ancorchè le Mentule sieno state sradicate dagli scogli e sieno morte di due giorni e forse anco di tre. La lor figura, maggiore del naturale veduta col Microscopio, si rappresenta nella Tav. ventunesima, al numero 7. nella quale è ancora la figura del pincio marino nella sua grandezza naturale contrassegnata col numero 6. Se questi piccoli vermicciuoli sieno nati in quella cavità della mentula, o pure essendo prima nati nel mare, si ritirino e si appiattino spontaneamente in quella, come in una grotta, o pure vi sieno allettati dalle Mentule per tenerveli come in un vivaio o conserva, per potere al bisogno cibarsene, non è di mia conoscenza ne di mia intenzione il favellarne adesso.
Mi fu portato in Livorno un'Animaletto marino della figura e grandezza perappunto disegnata nella Tav. ventesimaquinta, Fig. prima, e seconda, a cui piacemi di dar nome di Spinoso marino o d'Istrice marino. Questo avea il ventre per di sotto di color bianco, liscio, non peloso, ma con rughe rette trasversali e rilevate come tanti cordoni. Dal capo sino alla coda, nell'uno e nell'altro de' lati del ventre, era tutto circondato come da tanti pennellini di setole. Ne contai ventisei per ogni banda: sicchè in tutto furono cinquantadue. In altri però di questi animaletti ho contati i suddetti pennellini fino al numero di quaranta per banda, essendo quegli delle estremità molto minori e meno setoluti di quegli de' mezzi.
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