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      La cavità, nella quale stanno racchiusi lo stomaco e gl'intestini, l'ho trovata tutta piena d'acqua salmastra. L'altra cavità, che occupa il dorso anch'essa, l'ho veduta
      pur piena della medesima acqua, e vi entra per un largo e rotondo forame aperto esternamente nel mezzo della pelle del medesimo dorso. Nell'acqua di questa cavità dorsale osservai, che nuotavano otto vermicciuoli minutissimi che, veduti col Microscopio, rappresentavano la figura disegnata nella Tav. ventesimaquinta, Fig. quarta, ed erano tutti trasparenti come se fossero di finissimo Cristallo di Murano. Il dotto mio amico Oligerio Jacobeo di Danimarca, nel Volume Terzo degli Atti filosofici, e Medici Danesi, al cap. quarto ed al cap. cinquantacinque fa menzione di un animaletto marino molto simile a quello che qui di sopra da me è stato descritto; e se io l'ho nominato Spinoso marino o Istrice marino, egli lo nomina Vermis aureus, e Eruca marina: ma parmi che, nell'interna fabbrica delle viscere, vi sia gran differenza tra l'animaletto da me descritto, e quello di cui fa menzione esso Oligerio Jacobeo.
      Nel fine del ventre inferiore del Delfino femmina, verso la coda, scorgesi esternamente una valletta o fossa lunga un ottavo di braccio, nel principio della quale si apre un orifizio, che è l'esterna porta della natura femminile, accanto alla qual porta, nella medesima valletta, pur si apre un altro orifizio per cui la vescica urinaria si scarica dell'urina. Nel fine della valletta evvi un'altro terzo orifizio continuato con l'intestino retto.


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Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





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