L'esser questo canale biliario tutto cinto e coperto da quel corpo glanduloso può aver indotto alcuni nobilissimi Scrittori antichi e moderni ad affermare che il Delfino è privo di fiele. Non solamente questo corpo glanduloso era pieno di vesciche verminose, ma ne erano piene altresì due grosse glandule attaccate a' lati dell'intestino retto, due altre glandule pendenti dalla estremità de' due lobi del polmone, quattro altre simili glandule unite alla tunica esterna del primo stomaco, e molte e molte altre pur grosse glandule, adiacenti tra un corno e l'altro dell'utero e negli spazi che corrono tra un Rene e l'altro. Il cervello non era verminoso, ed in questo Delfino era naturalmente di così gran mole che arrivava al peso di trentasei once; ed in un altro delfino che pesava trecentottanta libbre, il suo cervello arrivava alle cinquantotto once, il che in un pesce è degno di considerazione; mentre i pesci, per ordinario, piccola e molto lieve anno la mole del cervello, come può vedersi nel Cane Carcaria descritto in Firenze dal dottissimo Stenone, perchè, pesando quell'animale più di tremila libbre, non giungeva ad avere tre once di cervello. E mi sovviene che io stesso ho trovato in una Tartaruga marina di sessantanove libbre il cervello suo non arrivar al peso della sesta parte di una miserabile oncia, ed in una Volpe marina, che tutta intera e non isventrata era ventotto libbre, il cervello essere un solo quarto di oncia. Dirò di più: un tonno ben netto dagl'interiori, e pesante trecennovanta libbre, passava di poco un ottavo di oncia di cervello; ed un altro Tonno di trecenquarantadue libbre, pur netto ancor esso da tutte le viscere, non arrivava col peso del cervello a quell'ottavo dell'oncia.
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