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      Sovra dure onde al lume della luna.
     
      La Dora nel dividersi dalla sorella Duranza, da lei si accommiata con un addio, che udii ripetuto su quelle balze, ed io pur lo ripeto, prima di seguire le correnti del patrio fiume:
     
      Adieu donc, ma sœur la Durance,
      Nous nous séparons sur ces monts,
      Toi, tu vas ravager la France,
      Moi, je vais féconder le Piémont.
     
     
      III.
     
      Povera di acque e con umile mormorio scende la Dora fra le roccie di Gimonte a destra e quelle del Chiabertone a sinistra, montagne che ricordano il passaggio di Annibale, e così vicine l'una all'altra, che nei loro tortuosi laberinti par vogliano stringercisi addosso e soffogarci.
      Quale spettacolo di spavento in primavera quando le valanghe spiccatesi dall'alto e attraversata la via, si accavallano su la Dora, formando un varco, sotto cui mormora il fiumicello, mentre sovra massi di ghiaccio e di neve si tragitta con bestie e carri non altrimenti che su d'un ponte artifiziale!
      Uscendo da anguste gole, si spira aria più libera, e più estesa vi si apre la veduta de' monti e delle valli, toccando il ponte della Comba, sotto il quale scorre la Dora, che accogliendo il tributo di molti rivoletti, ora a cielo aperto mostra le chiare acque, ora modestamente le nasconde sotto le ombre dei pini e dei salici; e qua arginata o libera, colà in ampio letto spaziando, mormora e spumeggia, e, discesa in Cesana, al norte del paese presso un picco selvoso del Chiabertone si disposa al grosso torrente Ripa, da cui piglia l'aggiunto di Riparia.
     
     
      IV.
     
      Il Pastore di Bousson


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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 263

   





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