Oh! quante volte qui tocca al medico d'incontrarsi colle credute maliarde presso gli infermi, ai quali alcuna fiata, a dir vero, prestano rimedi salutari, accompagnandoli però sempre con istrani scongiuri. Ecco, per esempio, quali parole la maliarda del contado brontola su la risipola applicando il suo impiastro:
Se è rossa - che se strozza,
Se è bianca - che se scianca,
Se è griza - che se sfriza,
Se è neira - che se speila!
Raccapricciai che qui sulle rive della Dora, dove è accolto il fiore degli ingegni italiani, e all'ombra del vessillo tricolore cresce una nuova civiltà, possano tuttavia allignare superstizioni di tal fatta, nè si cerchi modo a diradicarle.
- In ciò molto potrebbero i preti, mi rispose il medico.
- E i medici non potrebbero nulla?
Il medico tacque.
IX.
Ed eccovi, miei cortesi lettori, un bel mattino e una trista sera. In Bussoleno fui lieto di apprendere imitabili costumanze che abbelliscono le feste nuziali delle campagne, e meglio dei profumati nostri epitalamii insegnano il governo della famiglia; e in Chianocco dolorai vedendo il villaggio in balìa d'un torrente, e il popolo in balìa della superstizione, torrente ben peggiore dell'altro.
X.
San-Giorio.
Ad un miglio da Bussoleno, sulla riva destra del nostro fiume, s'incontra San-Giorio, paese che da mezzogiorno a ponente si distende a piè d'una giogaia da cui sorgono malinconiche le solitarie rovine d'un castello feudale. L'edera si va abbarbicando fra le fenditure delle grosse muraglie cadenti e per le vuote pareti della quadrangolare chiesuola, e intorno alla rotonda torre merlata che sovrasta gigantesca.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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Dora Bussoleno Chianocco Bussoleno San-Giorio
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