- Di veramente nuovo, mi fu risposto, abbiamo il prevosto Agostino Belmondo, accolto ora con feste popolari. Annessa alla prepositura v'ha la pingue rendita di cinque mila franchi, che il neo-prevosto saprà usare piamente, perchè evangelico pastore lo annunziano la fama e i versi del bravo sacerdote D. Picco.
Visitai il paese benedetto dal nuovo prevosto. Una volta l'aria vi era insalubre, e le pallide febbri vi avevano stanza perenne. Ora non più, perchè il municipio, non perdonando a spesa, costrusse canali per dar libero corso alle acque stagnanti, e ridusse a coltura campi paludosi, provvide il paese di buone acque, derivandole dai monti adiacenti, ed aperse vie comode, che mettono alle campagne ed ai vicini villaggi.
Da questi provvedimenti emerse una vita novella; crebbero il lavoro e il guadagno, sorsero abitazioni di ornata architettura, e il popolo si mostra gagliardo e fiorente di salute, e il farmacista Casasco, che spesso richiesto era di rimedi a domare le ostinate febbri, ora trova tempo a coltivare e distillare la menta piperita, molto pregiata nella valle e fuori.
XIX.
Condove.
Come Sant'Antonino divenne allegro ed agiato provvedendo alla pubblica salute, così il vicino paese di Condove, a sinistra della Dora, crebbe in prosperità col suo mercato del mercoledì, il più frequente di commercio in Val dì Susa.
Una volta i montanari dalle ville circostanti, colle loro patate, i latticini, la segale, le castagne e frutta e derrate di ogni specie, scendevano la sera del mercoledì in Condove per avviarsi nel giorno seguente di buon mattino al florido mercato di Avigliana.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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