Pagina (104/263)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma nel prossimo terrazzo l'anima del pellegrino viene rallegrata dalla varia ed amena vista di gioghi e valli, torri, paesi ed acque. Due volte in quel terrazzo vidi sorgere il sole dal Musinè e irradiare il vicino monte Pelato, così detto dalle cime spoglie di alberi, e il Caprasio santificato dalle benedizioni del Romito di Ravenna, e la Valle Rubiana fra il Caprasio e il Pelato. E più lunge io vedeva illuminarsi i ridenti ed impomati colli che, altieri della funerale basilica di Soperga, ad oriente incoronano la vetusta metropoli dei Subalpini; e nella sottoposta valle fra il Pirchiriano e il Caprasio, solcata dalla strada di ferro, fra tanta varietà di luoghi io salutava tutta sfavillante di luce la Dora Riparia che a vasti piani è dispensiera di vita, avvegnachè talvolta soverchiante d'acque rompa gli argini, e impetuosa divori le gioconde speranze dell'agricoltore.
      - Oh! quanto diverso sarà stato l'aspetto di questa valle della Dora, quando il sistema feudale copriva i gioghi circostanti di castella, e multiformi signorie opprimevano le genti! (io esclamai la prima volta che il Rosminiano mi condusse al terrazzo, sul limitare della Badìa).
      - Ben vi apponete, egli mi rispondeva: gagliardi baroni se ne dividevano il dominio, e l'abate della Sagra di S. Michele era de' più autorevoli, cinto dal potente clero e dagli armigeri, sicuro nelle vigili mura della colossale Badìa, e tenendo in soggezione i molti vassalli eziandio col castello a cavaliere di S. Ambrogio, del quale vedeste non ha guari i cadenti merli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 263

   





Musinè Pelato Caprasio Romito Ravenna Valle Rubiana Caprasio Pelato Soperga Subalpini Pirchiriano Caprasio Dora Riparia Dora Rosminiano Badìa Sagra S. Michele Badìa S. Ambrogio