In un capitello sono raffigurate aquile, che afferrano un cerchio, in altri veggonsi uomini furibondi che si accapigliano, e serpenti che si avviticchiano ai martoriati, lor dando di morso, come i serpenti punitori dei ladri nell'inferno dantesco. Che più? Uno de' capitelli rappresenta Caino in atto di uccidere Abele, e in un altro si vede Sansone scrollante le colonne del tempio. Io riguardava pieno di stupore. La luce delle fiaccole balenava nelle mummie, nelle lapidi e nelle simboliche figure delle colonne; ed io andava fantasticando che mai significare potesse quella gran porta abaziale. Qual fosse il concetto dell'artista del medio evo non saprei dire; ma io poeta nelle sculture della porta immaginai rappresentate le discordie e le prepotenze della barbarie; e vidi il Caino del feudalismo che prostrava il misero popolo, l'Abele della borgata; e nel Sansone caduto fra le rovine del tempio de' Filistei io vedeva il feudalismo sfasciarsi fra i combattuti castelli e le ire dei vassalli.
VII.
In mezzo ai terrori del medio evo non di rado i monisteri furono asilo di pace e di santità, e sede nobilissima della scienza. Tale fu quello di S. Michele della Chiusa. Basti ricordare i preclari uomini che lo fondarono, governarono e protessero, e tosto all'ingresso del cenobio voi vedrete svolgersi ricca di splendori la storia di dieci secoli, da Arduino il generoso e sventurato re d'Italia, lontana imagine di Carlo Alberto, al monarca Vittorio Emanuele II, che l'uno e l'altro vendicando, alla trionfante nostra Penisola restituì più splendida e sicura la regal corona dei marchesi d'Ivrea.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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