Il Supremo Magistrato della Riforma è sapiente instituzione, che nel suo stesso nome allude al costante ed ordinato progresso delle scienze, e fu grandemente ammirata al sorgere di questo secolo dall'imperiale Legislatore di Francia.
Ambrogio Rendu, l'illustre padre di Eugenio, dell'insigne amico d'Italia nostra, nella compilazione ch'ei fece, come segretario, degli atti fondamentali della Università imperiale di Parigi, disse:
«Il Bonaparte passava per Torino. Un giorno, mentre percorreva il palazzo della Università, si fece recare gli Statuti che la reggevano. Ne traluceva qualche cosa di grande e robusto che lo colpì. La grave autorità che sotto nome di Magistrato della Riforma reggeva il corpo insegnante; questo corpo medesimo, unito per mezzo di dottrine comuni e liberamente sommesso a doveri puramente civili che lo consecravano all'istruzione della gioventù come ad uno dei più importanti uffici dello Stato; nobile confidenza del potere sovrano, che concedeva al Consiglio incaricato della direzione generale un diritto permanente d'interna legislazione e di continuato perfezionamento educativo; quest'ordine stabilito sulla base imperitura della fede cristiana; tutto questo sommamente gli piacque e ne serbò ricordanza tra i più strepitosi trionfi. Ricco di glorie militari, sollecito delle generazioni future, fondata solidamente l'amministrazione civile, rialzati gli altari, promulgato il Codice Napoleone, sostituiti i Licei alle scuole o accademie centrali, dopo aver rigenerato le scuole di medicina, creato quelle di diritto, volle stabilire anco per la Francia un sistema compiuto d'istruzione e di educazione pubblica.
| |
La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
|
|
Supremo Magistrato Riforma Legislatore Francia Rendu Eugenio Italia Università Parigi Bonaparte Torino Università Statuti Magistrato Riforma Stato Consiglio Codice Napoleone Licei Francia
|