Insomma Torino vanta un campo vastissimo, ove dotti maestri con zelo religioso coltivano gli allori delle future generazioni.
Io non entro a discutere intorno ai metodi d'insegnamento usati oggidì nelle scuole superiori e nelle mezzane. Il desiderio di diffondere e accelerare il trionfo della civiltà fece sì, che si moltiplicassero le discipline e i programmi della pubblica istruzione. Dopo fattone sperimento, deggio dire, che non di rado gl'insegnanti mi parvero ridotti alla condizione di coloni obbligati a coltivare ad un tempo e nel medesimo terreno alberi fruttiferi di ogni qualità, la pianticella del cotone e quella del lino insieme col gelso, la dolce canna dello zucchero e la tenera pianta del zafferano, il frumento e il grano turco, senza disgiungere la pastorizia da questo complesso di seminati e di pometi.
Fra tanta baraonda di sistemi si troverà il più conveniente a coltivare colla debita misura le menti de' giovani ed avviarle alla meta desiderata.
In quanto alla parte educativa v'ha parecchi pregevoli collegi e convitti. Degno di particolar menzione è l'Istituto Paterno, il quale sorse su le rovine d'un collegio già diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, e chiuso per cause abbastanza note. Il nuovo Istituto nel 1863 fu aperto nella via delle Rosine da una Società di padri di famiglia. Ne fu affidata la direzione al cavaliere prof. Giovanni Lanza, che lo governa con molto senno, ben altrimenti da coloro che nella educazione separano gli alunni dalla casa paterna.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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Torino Istituto Paterno Fratelli Scuole Cristiane Istituto Rosine Società Lanza
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