Le dottrine sparse in que' libri trovarono in Torino campo acconcio a radicarsi e fruttificare, coltivate da maestri valorosi. Il popolo si mostrò disposto a riceverle, imperocchè qui era viva la memoria del sacerdote Ghetto, che nel mezzo del secolo passato sotto i portici e nei chiostri della piazza di S. Carlo, e nella chiesa del monastero di santa Pelagia, radunava nei giorni festivi i fanciulli da lui incontrati nelle vie per catechizzarli. Qui era viva la memoria del sacerdote Giulio Sineo, che ad esempio dell'evangelico Ghetto, ed a continuazione dell'opera di lui, sul principio di questo secolo catechizzava nella chiesa di santa Pelagia in idioma piemontese, e con tale eloquenza, che ad ascoltarlo non soltanto i mendici e gl'idioti accorrevano, ma eziandio i ricchi e i dotti. Era viva la memoria del canonico Clemente Pino, che, un anno dopo la compianta morte del Sineo, nel 1831 apriva nelle sue stanze la Società letteraria, che sì vivamente giovò a diffondere ne' giovani il culto de' buoni studi e delle virtù civili.
Ora ci piace ricordare Vincenzo Troya, Lorenzo Valerio, Antonio Rayneri, Domenico Berti, e non pochi altri, pei quali dapprima le scuole di metodo qui lodatamente crebbero e s'ampliarono. Nella Università fu creata una cattedra di pedagogica ora occupata dal cav. Antonio Rayneri, che ne fece studio speciale, come si argomenta da' suoi eccellenti cinque libri della Pedagogica; e furono create scuole normali, da cui escono i maestri e le maestre, che deggiono distribuire il pane dell'istruzione elementare in ogni angolo dello Stato.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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