In quel secolo le arti del dipingere e dello scolpire, l'incisione e l'architettura lasciano ai Subalpini grate memorie. I torinesi fratelli Collini adornano di scolture i palazzi della Metropoli e i sotterranei di Superga, il Cignaroli acquista nome nella pittura di paese, i fratelli Valeriani dipingono lodatamente di affreschi il R. Palazzo di Stupinigi. Ed ecco io veggo segnalarsi nell'architettura il Iuvara, cui deve Torino la maestosa facciata e i due mirabili scaloni del palazzo Madama, e l'edificio della Corte d'Appello, e Superga, e Stupinigi; e il Conte Alfieri architetto dei tre teatri, il Regio e quelli di Carignano e d'Angennes.
Non cessano ai dì nostri le splendide pruove dell'architettura subalpina. Già ammirammo il Senatore Mosca al Ponte della Dora. Carlo Promis e Alessandro Antonelli sono dotti maestri dell'arte di costruire; e Domenico Ferri, architetto decoratore de' Reali palazzi, fe' il disegno dell'edifizio destinato al primo Parlamento del Regno d'Italia, dandogli una facciata corrispondente alla maestà del luogo; e già si vede sorgere altero quel monumento dell'arte nostra, mercè l'opera dell'architetto Giuseppe Bollati. La stupenda recente stazione della Strada Ferrata in Torino è disegno dell'ingegnere Mazzucchetti; e il torinese conte Carlo Ceppi ottenne nel 1863 la palma fra i molti concorrenti al disegno della facciata del duomo fiorentino, opera da accoppiarsi al Campanile di Giotto.
Nel secolo nostro, oh quale miriade di splendidi ingegni mi si presenta nell'arte, cominciando dal nizzardo G. Battista Biscarra!
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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