Nel quarto campo il Bertini ritrasse nella villa del Parco presso Torino Filippo d'Este che presenta Torquato Tasso al Duca Emanuele Filiberto, il quale graziosamente lo accoglie fra personaggi delle Corti di Savoia e d'Este, e della Repubblica di Venezia.
Ebbi un dì la grata ventura di rivedere la tela del Bertini mentre un bel raggio di sole vividamente illuminava il mesto volto del poeta a cui stringe amorevolmente le mani Emanuele Filiberto, in segno del patrocinio onde i Principi di Savoia sempre furono larghi verso nobili ingegni.
Levando gli occhi dal Tasso vidi irradiata nella volta l'apoteosi di Carlo Alberto, affresco dal Morgari; e guardando attentamente allo scalone e all'atrio, comechè spaziosi, mi sembrarono angusti a tanta dovizia ivi accolta di sculture e di dipinti.
Entrato nei reali appartamenti saluto l'Hayez che in ampia tela pennelleggiò la sete tormentosa dei Crociati presso Gerusalemme, ed il Podesti nel Giudizio di Salomone. Quindi errando di sala in sala fra arazzi di antica fabbrica piemontese, fra madreperle e fra maioliche del Giappone e di Sèvres, fra vasi di malachite e lavori di tarsia, fra dorature ed intagli di ogni maniera in legno, e fra bianche colonne di marmo coi dorati capitelli corinzii, oh! spesse volte mi è dolce fra tanta luce venerare l'Arte e la Patria.
Re Carlo Alberto volle che l'Arte fosse messaggiera del risorgimento d'Italia, e nel 1845 commetteva al lombardo Carlo Arienti di rappresentare in una tela, da collocarsi nella sala de' Paggi, la Cacciata del Barbarossa da Alessandria.
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La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 263 |
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