3°. Due o più piani indefiniti e paralleli ognuno dei quali passi per un diverso punto del globo terrestre, andranno a segnare sulla sfera stellata un circolo apparentemente unico. Stantechè la fascia, che nel Cielo, geometricamente parlando, rimane frapposta fra due circoli paralleli, passanti per due diversi punti della Terra, non può essere certamente più larga del diametro terrestre. Ma la Terra, se fosse dipinta in Cielo da linee di fuoco di quaggiù (secondo la tesi dimostrata) non apparirebbe più grande di un atomo. Dunque la larghezza di quella fascia sarebbe un punto solo, ed apparentemente i due circoli si confonderebbero insieme. Altrettanto dicasi di tutti gli altri, i quali soddisfino alle condizioni medesime.
4°. Dunque due piani, uno dei quali sia quello dell'orizzonte, e l'altro sia orizzontale e passi pel centro della Terra, prolungati indiffinitamente determinano sulla sfera stellata secondo tutte le apparenze un medesimo circolo. Giacchè, essendo essi paralleli, e distando fra loro della sola lunghezza del raggio terrestre, adempiono alle condizioni del corollario antecedente.
5°. L'orizzonte è sensibilmente un circolo massimo della sfera celeste. Poichè quelli si dicono circoli massimi di una sfera, i piani dei quali passano pel centro di lei. Ma il piano dell'orizzonte, confondendosi alla porzione di continente o di mare che ci sostiene (14. II. 2a), passa per noi: e noi siamo sensibilmente al centro della sfera. Dunque l'orizzonte è sensibilmente un circolo massimo di sfera celeste.
| |
Cielo Terra Terra Cielo Terra
|