20. Varia lunghezza del giorno solare.
Prima di passare alla tesi, che viene appresso, è espediente premettere alcune definizioni, e tre altri corollarii, che appunto per queste definizioni possono più brevemente esporsi.
[vedi figura 019.gif]I DEFINIZIONI.
1°. I punti (Y,X), nei quali (fig. 19.) l'ecclittica taglia l'equatore, nei quali cioè trovandosi il Sole, la notte agguaglia il giorno artificiale, sono chiamati punti equinoziali. Anche l'equatore stesso celeste è detto circolo equinoziale.
2°. Fra circoli paralleli all'equatore, percorsi dal Sole pel moto diurno, quei due (TE, CK) che sono i più distanti dall'equatore medesimo, e che restano uno da una parte, l'altro dall'altra di esso, son denominati tropici. Questo nome deriva da trepein che significa tornare indietro: e la ragione è perchè il Sole, dopo averli percorsi, principia a riavvicinarsi all'equatore, donde fino allora si era dilungato.
3°. Pertanto, giunto che sia il Sole o all'uno o all'altro di quei due punti, che distano più di tutti dall'equatore, sembra soffermarsi alquanto. Dacchè nei giorni seguenti ritorna sui medesimi circoli percorsi nei giorni antecedenti; e di più questi circoli sono vicinissimi fra loro, come quelli che appartengono a quei due archetti di ecclittica, i quali si confondono fisicamente con un arco del rispettivo tropico. È perciò che tali punti portano il nome di punti solstiziali. Questi sono quei due punti (C, E) di ecclittica, che distano 90° dagli equinoziali.
4°. Poichè i poli (M,R) dell'ecclittica debbono distare da quelli dell'equatore di 23°, 28'; così si imaginano in cielo due circoli (MP,RS) paralleli all'equatore, la circonferenza dei quali disti appunto 23°, 28' dai poli del Mondo, e si appellano circoli polari; uno (MP) artico, l'altro (RS) antartico.
| |
Sole Sole Sole Sole Mondo
|