Insomma succede ciò che accadrebbe, se in ogni congiunzione nascesse un'altra Luna diversa dall'antecedente: ed è però, che allora si dice avvenire il novilunio, o la neomenia, o anche la Luna nuova.
8°. Tutto il periodo di tempo intercetto fra novilunio e novilunio viene denominato anche una lunazione: e la Luna stessa, durante una lunazione, s'intitola dal nome del mese, in cui è accaduto il novilunio; dicendosi Luna di Marzo, quella che apparisce, forse in Aprile, dopo il novilunio che successe in Marzo.
9°. Alla prima quadratura, dopo il novilunio, la Luna si mostra sotto forma di un menisco lucido colla convessità rivolta ad occidente; e allora suol dirsi che avviene il primo quarto di Luna.
10°. Alla opposizione la Luna ci apparisce come un intero disco splendente. Allora si dice, succedere il plenilunio o la Luna piena.
11°. Nella quadratura, che viene appresso al plenilunio, la Luna sembra un menisco lucido rivolgente la convessità verso oriente. E allora suol dirsi che avviene l'ultimo quarto.
12°. Questi cangiamenti di figura, che periodicamente mostra la Luna durante la sua rivoluzione sinodica, sono chiamati fasi lunari.
13°. Tanto il Sole che la Luna talora sembra che vengano in breve tempo ad oscurarsi, e dopo non molto tornano a risplendere come prima. Questo fenomeno, (che, come vedremo quando ne daremo la spiegazione, è connesso colla rivoluzione sinodica lunare) à nome eclissi, dal greco ekleipsis che significa difetto o mancamento.
14°. Gli eclissi sono denominati solari o lunari; secondo che si ottenebra il disco o del Sole o della Luna.
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