2°. Dunque in ogni rivoluzione sinodica, anche dei pianeti inferiori, si à una volta il moto diretto, una volta il moto retrogrado, e due volte le stazioni. E poichè tale rivoluzione è in questi a un di presso doppiamente più lunga della periodica; così il numero delle rivoluzioni periodiche rappresenta quasi quello delle stazioni, ed in una (di queste rivoluzioni periodiche) accadrà il moto retrogrado, nell'altra il diretto alternamente.
IV. SCOLII.
1°. La rivoluzione sinodica di Marte è di due anni abbondanti (2a, 49d, 22h, 28m, 64s), e quella di tutti gli altri pianeti superiori è sempre più breve nel seguente ordine: planetoidi (due anni scarsi), Giove (1a, 23d, 21h, 15m, 5s), Saturno (1a, 13d, 2h, 8m, 8s) Urano (1a, 4d, 16h, 31m, 46s) e Nettuno (1a, 2d, 6h circa).
2°. La rivoluzione sinodica di Mercurio è di mezz'anno abbondante (115d,877.); e quella di Venere è di quasi un anno e mezzo (583d,93.).
3°. La distanza dal Sole, a cui si fanno stazionarii i pianeti superiori, è minore pei pianeti, che ànno più breve rivoluzione sinodica. Marte, per esempio, si ferma alla distanza di 136° dal Sole, Giove a quella di 115°, Saturno a circa 108°.
27. Rivoluzione periodica, ed altri fenomeni planetarii.
I pianeti ci offrono varie altre apparenze, le quali esporremo in quattro proposizioni, e due scolii.
I. PROPOSIZIONI.
1. Tutte le orbite dei pianeti ànno un afelio ed un perielio.
Dimostrazione. I. I pianeti inferiori, chi ben li riguardi, non fanno intorno al Sole escursioni tutte uguali: dappoichè le loro elongazioni massime, accadono a distanze dal Sole più o meno varie fra di loro.
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Marte Giove Saturno Urano Nettuno Mercurio Venere Sole Sole Giove Saturno Sole Sole
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