II. SCOLII.
Premesse queste definizioni nominali, esporremo sulle comete quelle particolarità, le quali possono ed interessare i principianti ed aver luogo nella parte puramente osservativa della scienza.
1°. Le comete furono credute dagli antichi semplici fenomeni sullunari e meteore transitorie e non sono che appena due secoli, dacchè esse sono state riconosciute per corpi cosmici, i quali girano pel Cielo con leggi del tutto analoghe a quelle dei pianeti.
2°. Sebbene ogni cometa rimanga, per un tempo più o meno lungo, occulta alla Terra; tuttavia comunemente non si suppone, che esse si dileguino per non ricomparire mai più: ciò che a dir vero, per qualche caso almeno, non si è ancora dimostrato, che non possa essere. Comunque ciò sia, la prolungata assenza delle comete si spiega coll'ipotesi, che esse si allontanino tanto dalla Terra da divenire del tutto impercettibili. Insomma la supposizione comune è che ciascuna cometa compia un'orbita rientrante in se stessa, e ripassi a periodi regolari. Il che non include di necessità che in ogni suo ritorno noi dobbiamo rivederla; perchè questo può avvenire di pieno giorno, oppure in un'epoca, in cui il Cielo nuvoloso o anche solo nebbioso non ci permetta di distinguerla. Tanto più che la luce delle comete è molto più debole di quella dei pianeti. Ma anche senza ciò, poichè questi astri soffrono grandi alterazioni, è facile che qualcuno di loro ritorni, senza che venga riconosciuto per quel desso di altre volte.
3°. Ogni cometa in un punto dell'orbita si mostra alla minima distanza dal Sole, ossia al perielio, ed allontanandosi tanto da divenire invisibile, deve andare a passare per un punto distante il massimo dal Sole, ossia all'afelio.
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Cielo Terra Terra Cielo Sole Sole
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