IV. SCOLII.
1°. Il moto di precessione, essendo uno spostamento, non delle stelle, ma piuttosto dei circoli ideali celesti, non porta veruna alterazione nella distanza relativa delle stelle fisse, o nella configurazione e disposizione delle costellazioni, una riguardo all'altra. Ma non può dirsi altrettanto riguardo alla posizione relativa dell'equatore sia coll'eclittica, sia coll'orizzonte: i quali due circoli rimangono sempre al loro posto. Sotto questo aspetto il Cielo subisce grandi alterazioni. Esponiamo prima quelle relative all'eclittica. Probabilmente quando furono imposti i nomi ai segni (22. II. 2°) dello zodiaco, questi lo ricevettero da quella costellazione, in cui trovavansi allora. E certamente 140 anni avanti l'èra volgare il segno di Ariete coincideva esattamente sull'omonima costellazione. Ma in progresso di tempo lo spostamento del punto equinoziale (su cui si riferisce sempre il principio del segno di Ariete) à portato tutto questo segno sulla costellazione de' Pesci, quello del Toro sulla costellazione di Ariete, e via dicendo. Cosicchè verrà tempo, in cui il Sole, passerà per la costellazione del Leone nel mese di Gennaro. È però che dalla pittura o scultura di un antico zodiaco, in cui sieno rappresentati sì i segni come le costellazioni, si può arguire l'epoca, in cui fu disegnato quello zodiaco, e fors'anche quella della fabbricazione dell'edificio, in cui esso si ritrova. Si dice che a questo modo si sia determinata l'antichità del tempio del Sole in Tebe.
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