II. DEFINIZIONE.
Il moto annuo delle singole stelle intorno a un punto, che è diverso per ciascuna, si denomina aberrazione delle fisse.
III. SCOLIO.
Il moto di aberrazione non altera la lunghezza dell'anno: ma sposta alquanto le stelle. Quindi è che la longitudine e la latitudine, l'ascension retta e la declinazione di un astro, a rigore, non sono quantità costanti durante l'anno; ma ogni anno (prescindendo da ogni altro movimento) ritornano in periodo. Parimente le cose stesse variano periodicamente sì ogni 19 anni per la nutazione dell'asse, e sì ogni 258 secoli e mezzo per la precessione. Quindi, volendo valutare con esattezza le posizioni degli astri, bisogna tener conto di tutti questi spostamenti.
36. Classificazione delle stelle.
A completare il discorso di ciò, che vi à di più necessario a sapersi sulle apparenze celesti, conviene ora passare a fare il novero di tutte le varie classi di astri, i quali adornano il Cielo.
I. DEFINIZIONI.
1°. Ogni corpo celeste di qualsivoglia classe, dalla parola greca aster, è chiamato astro.
2°. Fra questi già sappiamo distinguere i pianeti e le comete. Portano il primo nome (16 II. 18°) quei pochi astri meno brillanti, che sono dotati di moto proprio, e che ogni giorno sono per sè stessi visibili a qualche regione terrestre acconciamente scelta. Portano (28. I. 1°) poi il secondo quelli, che sono dotati di luce anche meno vivace di quella dei pianeti, che si muovono come questi con moto proprio, ed appariscono periodicamente sì, ma straordinariamente; potendo ben trascorrere più giorni ed anni, nei quali una data cometa non si vegga da veruna regione della Terra.
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