Nel secondo recheremo le molteplici prove che militano in favore della sentenza, che su tal punto è, stata messa pur finalmente fuori di controversia. Nel terzo stabiliremo le leggi che, secondo la realtà delle cose, regolano i movimenti dei corpi celesti; e proporremo i metodi, coi quali si sono determinate le dimensioni lineari dei singoli pianeti, e le loro distanze reali dal Sole. Nel quarto finalmente annuncieremo quelle poche cose che possono dirsi, o almeno sospettarsi, sulla grandezza delle stelle fisse, sulla costituzione fisica degli astri, e sulla forma e vastità dell'Intero Universo.
ARTICOLO I
SISTEMI CELESTI
*38. Sistema Caldeo e Tolemaico.
I. Gli antichi Fisici, designati sotto il nome di Peripatetici, errarono tutto ad un tempo e per empirismo e per razionalismo. Errarono per empirismo, perchè non seppero sollevarsi sopra le più grette ed illusorie manifestazioni dei sensi: errarono per razionalismo, perchè vollero attribuire al creato non quelle proprietà e leggi, le quali, secondo tutte le più accurate e metodiche osservazioni, lo regolano e lo informano di fatto; ma quelle invece che loro sembraron più convenienti, e più nobili. Essi principiavano dallo stabilire, che la diversità delle cose dee riconoscersi dalla diversità dei loro principali accidenti o delle loro modificazioni; e quindi affermavano che il Mondo costa di due parti differentissime, in forza del seguente ragionamento. Il moto retto e il circolare sono diversissimi fra loro; questo è perfetto e quello no: perchè il moto retto, se è infinito, manca di fine e termine; se è finito, vi è alcuna cosa fuori, dove si può prolungare.
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