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      Infatti (Fig. 34.) pongasi che Giove percorra dodici volte l'epiciclo (ABCD) intanto che il centro di questo scorre una sola volta per l'orbita (MNPQ...). È chiaro che il pianeta per una metà (ABC) dell'epiciclo procederà secondo l'ordine dei segni, ossia diretto, e per l'altra metà (CDA) andrà contro l'ordine medesimo vale a dire retrogrado. È manifesto ancora che quando il pianeta, nel passare dal [vedi figura 024.gif] moto diretto al retrogrado e viceversa, scorre per quegli archi (A, C) che si confondono fisicamente colle tangenti (AT, CT) mandate dalla Terra all'epiciclo, corrisponderà per un certo tempo al medesimo punto di Cielo, e sembrerà stazionario. Di più nel tempo del moto diretto sarà apogeo, e perigeo nella retrogradazione. Ma come si spiega, che vi sono apogei e perigei maggiori e minori? Perchè il cielo, su cui scorre l'epiciclo, non à per centro la Terra; e però fu chiamato eccentrico. Finalmente com'è che l'apogeo massimo, e il perigeo minimo accadono successivamente in diversi punti dell'orbita? Per la ragione, che intorno alla Terra (fig. 35.) trovasi un circoletto (HK), sulla cui circonferenza scorre il centro (H) dell'eccentrico (MNP...) il quale alla sua volta è percorso dal centro (M) dell'epiciclo (ABC..), che è la via battuta annualmente dal pianeta. Queste risposte o soluzioni si debbono a Claudio Tolomeo della Tebaide, vissuto nel secolo secondo dell'èra cristiana; il quale avendo [vedi figura 035.gif] adottato il sistema caldeo, v'introdusse queste modificazioni, e lo pubblicò nel suo Almagesto.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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