Dopo si scoperse Urano, e si dovette riconoscere che al di là di Saturno circola quest'altro pianeta parimente intorno al Sole. Alla scoperta degli asteroidi, i quali evidentemente percorrono orbite racchiuse fra quella di Giove e quella di Marte, fu in qualche modo empiuta la lacuna od intervallo sproporzionato fra queste due. Ma quando Newton spiegò il movimento dei pianeti per la Teoria della gravitazione universale; quando si dimostrò la diminuzione del peso dei corpi ed il rigonfiamento della Terra all'equatore; quando si ritrovò a priori che al di là di Urano deve circolare, come circola di fatto, un altro pianeta, cioè Nettuno; l'ipotesi copernicana acquistò la dignità di vero teorema, e tutte le altre prove, che si sono venute sempre più accumulando nei tempi recenti ed anche a' giorni nostri, non ànno potuto servire che come conferma di una verità, la quale già non ammetteva più controversia.
40. Sistema egiziano e ticonico.
I. [vedi figura 037.gif] Prima che Galileo scrivesse i suoi dialoghi, cioè sullo scorcio del secolo XVI, Ticone Brahe svedese, tenace nel pretendere la Terra immobile, e restio ugualmente ad acconciarsi alle complicazioni arbitrarie di Tolomeo, riformò e riprodusse in Danimarca un antico sistema tenuto già dagli egiziani. Questi aveano escogitato (fig. 37.), che Mercurio e Venere girassero, a guisa di due satelliti, intorno al Sole (S); e che tutti gli altri pianeti, principiando dalla Luna, senza escluderne il Sole stesso, girassero intorno alla Terra (T).
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