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      Dunque, se si potesse andare ad un polo terrestre e porvi in oscillazione un pendolo, supposto che la Terra roti diurnamente intorno ai poli, là il piano di oscillazione dovrebbe in 24 ore siderali corrispondere a tutti i raggi, che si vogliono supporre tracciati sul pavimento. In altri termini imaginando segnato sul terreno al polo della Terra (fig. 39.) il coluro degli equinozii (ab), e che là si faccia oscillare il pendolo nel piano di questo (cioè secondo pq); poichè nel corso del giorno il coluro andrà a prendere tutte le possibili posizioni (ed, ef, gh, ...) intorno al polo, il piano d'oscillazione, col solo restar fisso (in pq) sembrerà aggirarsi nel senso inverso (e passare in ml, ki, hg, ...). Ma per la rotazione diurna della Terra il coluro devia di 15° a ora. Dunque il piano d'oscillazione sembrerà appunto deviare ogni ora di 15°. Non avverrebbe altrettanto all'equatore terrestre. Perchè dato che colà si faccia dondolare il pendolo (fig. 40.) secondo il meridiano (pq), nelle altre ore oscillerà secondo il meridiano medesimo, traslocandosi (sopra ab, cd, ...) senza deviazione veruna. III. Per conseguenza nel paesi situati tra questi due estremi dovrà accadere una cosa intermedia; ossia il pendolo dovrà deviare tanto meno di 15° a ora, quanto si trova più prossimo all'equatore. Imperocchè quanto grande è l'angolo che forma con due sue posizioni successive la linea meridiana, nella quale si suppone che oscilli il pendolo in un dato sito, altrettanto grande è la deviazione.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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