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      Ora nel giro delle 24 ore la linea meridiana di un dato sito fa una somma di angoli, la quale è tanto più piccola di 360°, quanto il sito, a cui essa appartiene, dista di più dal polo. Infatti rappresentando con ERAB (fig. 41.) la Terra, con C il suo centro, con BAP l'asse del mondo, e con EQ l'equatore; e di più tracciato in R, R', R"... un parallelo all'equatore avente il suo centro in C'; si supponga che un pendolo sia posto in R ad oscillare secondo la meridiana MN. Questa prolungata indefinitamente incontra certo l'asse del mondo AB, per esempio in I, e nel corso del giorno siderale passa pel moto della Terra in R'I, R"I, ... Laonde tal meridiana fa con sè medesima una somma di angoli [vedi figura 041.gif] RIR'+R'IR"+R"IR"'+... la quale differirà tanto più da 360° quanto l'angolo RIC differisce più da 90°: chè solamente al polo (fig. 39.) quella somma sarà proprio 90°. Ma condotte da C (fig. 40.) due rette, una CE all'equatore, l'altra CR al parallelo, gli angoli ECR, ed RIC sono uguali, perchè formati da lati rispettivamente perpendicolari. Dunque la somma di tutti gli angoli (fatti dalla deviazione del pendolo in un giorno siderale) è tanto minore di 360°, e però l'angolo
      fatto in un'ora è tanto minore di 15°, quanto il sito R dista di più dall'equatore. Si dimostra col calcolo(19) che a Roma questo angolo dev'essere di 10°. E tale è appunto la deviazione che mostra qui un pendolo; come fece vedere nel 1851 il padre Secchi nella Chiesa di S. Ignazio; e come si è tornato a verificare posteriormente con molte altre esperienze.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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